Aggiornamento: prorogati i termine per la presentazione delle osservazioni
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Scarica gli elaborati del Piano Comunale delle Coste
Scarica la Delibera di Giunta n. 00236/2020
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Un passo decisivo è stato segnato nei giorni scorsi verso l’approvazione finale del Piano Comunale delle Coste di Lecce. La giunta ha infatti adottato il PCC, integrato degli aggiornamenti scaturiti dal Dibattito Pubblico tenutosi tra settembre e ottobre 2019 e delle prescrizioni degli Enti Sovraordinati e della Commissione Vas, che, a conclusione del procedimento, lo ha valutato positivamente. Il Piano è stato redatto dal gruppo di lavoro composto dal geologo Stefano Margiotta , dal biologo Leonardo Beccarisi, dall’ingegner Luciano Ostuni, dall’architetto Davide Rizzo e coordinato dall’architetto Sabina Lenoci. Consulenza per la Vas e la Vinca del prof. Giovanni Zurlini e prof. ssa Irene Petrosillo.
Si apre ora, a partire dalla pubblicazione del Piano sul sito istituzionale del Comune, la fase delle osservazioni, della durata di 30 giorni, durante la quale sarà possibile per gli stakeolders presentare proprie valutazioni che saranno poi valutate dal Consiglio Comunale entro ulteriori 30 giorni. Dopo l’approvazione in Consiglio il Piano sarà trasmesso alla Giunta Regionale che, entro 60 giorni, si esprimerà sulla compatibilità del PCC di Lecce con il Piano Regionale delle Coste. Una volta ottenuto il via libera dalla Giunta Regionale, il Piano sarà definitivamente approvato dal Consiglio comunale di Lecce.
Il PCC è un insieme di materiali che si consultano in modo coordinato. Questi si suddividono in disegni, mappe, e documenti scritti. I documenti del Piano sono: la Relazione illustrativa; le Norme Tecniche di Attuazione; le cartografie; le Relazioni specialistiche, Geologica e botanico vegetazionale e del Rischio archeologico (redatta dagli esperti Marco Leo Imperiale e Antonio Mangia), la bozza di Abaco delle attrezzature e dei materiali, che il Comune intende condividere con la Soprintendenza; il Report del Dibattito Pubblico che ha segnato il percorso del Piano; la Dichiarazione di sintesi, nella quale si evidenzia in che modo il Piano tiene conto dei contributi degli enti sovraordinati e delle osservazioni degli stakeholder.
Gli obiettivi del piano
Sono 4 i Temi strategici che definiscono le scelte del Piano Comunale delle Coste:
- accessibilità al mare
- delocalizzazione delle attrezzature e degli usi demaniali
- diversificazione degli usi demaniali
- rigenerazione, tutela, valorizzazione paesaggistica e storico culturale.
Gli obiettivi della Pianificazione dello sviluppo costiero che l’amministrazione comunale intende perseguire sono:
- accrescere la consapevolezza collettiva del capitale naturalistico e culturale e della vulnerabilità delle marine di Lecce per garantire il diritto collettivo alla fruizione del mare e un modello turistico sostenibile e durevole;
- favorire la rigenerazione paesaggistica dei contesti più degradati e rendere più sostenibile e integrata al contesto naturalistico la presenza di stabilimenti balneari e chioschi, nel rispetto dell'equilibrio ambientale;
- cooperare con i concessionari, per mitigare l’erosione costiera con l’attivazione di strumenti di osservazione e controllo, per implementare buone pratiche di gestione condivisa delle aree in concessione e di tutela del bene demaniale;
- promuovere un uso multifunzionale della costa ai fini di una pubblica fruizione diversificata: usi balneari, sportivi, culturali e naturalistici, creando nuove opportunità di impresa balenare, sportiva, culturale attraverso nuove concessioni e chioschi;
- definire un sistema dell’accessibilità alla costa differenziato e gerarchizzato, anche in termini di mobilità sostenibile, per favorire una fruizione collettiva degli arenili che sia razionale e rispettosa dei beni ambientali coinvolti.
È importante ribadire che la filosofia del Piano delle Coste è di essere uno strumento dinamico e flessibile adattabile alle continue trasformazioni della costa: il Piano non prevede solo un insieme di concessioni ma una gestione dinamica delle stesse e degli arenili. Tutto il litorale leccese è stato suddiviso, da Torre Rinalda a San Cataldo, in 5 Unità Gestionali Costiere. Su ciascuna si attiverà un costante monitoraggio dell’erosione, condiviso tra amministrazione e concessionari balneari, che consentirà di registrare la dinamica di avanzamento o arretramento degli arenili. Ciascuna Unità Gestionale Costiera contiene un insieme di lotti prioritariamente concedibili ed altri da attivare in alternativa nel caso in cui i precedenti venissero resi inutilizzabili per la mancata mitigazione del fenomeno erosivo nell’arco temporale di tre anni.
Su ogni UGC è presente un mix diversificato di beni ambientali e storico monumentali, (Torri costiere e Molo di Adriano), in funzione dei quali si prevedono spiagge libere e concessioni diversificate tra Stabilimenti balneari, Spiagge libere con servizi, aree per usi sportivi, chioschi culturali e naturalistici, per integrare l’offerta balneare con quella culturale, dello sport e naturalistica.
Gli strumenti attivi del Piano delle Coste
1. Monitoraggio costiero e Carta della resilienza: 4,4 km di costa leccese è attualmente in condizioni di “grave erosione”. Per mitigare e contrastare questo fenomeno il Piano individua strumenti per valutare la capacità della costa di adattarsi e rispondere all’erosione costiera.
Per ogni UGC è stata realizzata una Carta della Resilienza all’erosione, intesa come la capacità dei vari tratti di sopportare tale fenomeno. La Carta valuta la resilienza in funzione:
- dell’integrità del sistema costiero, (il sistema e' integro quando e' costituito da un arenile e un cordone dunale continuo);
- della capacità del sistema di migrare in risposta ai fenomeni dell’avanzata del mare;
- della presenza di opere di difesa.
Il Monitoraggio, condiviso con i concessionari balneari, ha cadenza semestrale. Deve essere composto da: descrizione geomorfologica dello stato dei luoghi del lotto in concessione e delle porzioni limitrofe da concordare con l’Amministrazione; documentazione fotografica; rilievi e analisi granulometriche.
Per le concessioni attualmente localizzate in tratti con forte erosione (tipo C1S1, come ad esempio a San Cataldo), a valle del Dibattito Pubblico, il Piano ha confermato la concedibilità dei lotti con obbligo di effettuare il monitoraggio in collaborazione con l’amministrazione comunale.
2. La corretta gestione delle biomasse vegetali
Le biomasse vegetali presenti sulle nostre spiagge sono uno strumento fondamentale per contrastare l’erosione costiera e incrementare la capacità degli arenili di consolidarsi attraverso la rigenerazione dei cordoni dunali. Le cartografie del Piano indviduano le aree, in posizione dunale o retrodunale, dove accumulare temporaneamente o in modo permanente le biomasse vegetali spiaggiate. Nelle aree di accumulo permanente le biomasse svolgeranno la loro funzione stabile di accumulo della sabbia, di ricostruzione della vegetazione e deterrente per il transito di persone e veicoli. Nelle aree di accumulo temporaneo saranno invece stoccate solo per la durata della stagione balneare per poi tornare ad essere ridistribuite negli arenili di origine.
3. L’Abaco dei materiali e delle attrezzature
Per incentivare la condivisione del monitoraggio costiero permanente con i concessionari e le buone pratiche per la gestione sostenibile delle spiagge, il Piano propone una bozza di Linee guida da condividere con la Soprintendenza per la realizzazione di nuovi manufatti e attrezzature amovibili, e per la rigenerazione ecologica delle strutture esistenti. Il Piano intende proporre, in ambiti specifici più esposti a fenomeni di abbandono e vandalismo, e privi di servizi, la permanenza di manufatti sostenibili, con allestimenti distinti tra estate e inverno, dove assume particolare rilevanza strategica la permanenza intesa come presidio costiero.
I Dati del Piano
- Linea Costa Comunale17.25 m (21 km meno i 3,75 Torre Veneri);
- Linea di Costa Utile8.938,95 m (lunghezza della costa al netto di porti, aree militari, foci di corsi d’acqua e canali, aree archeologiche e di pertinenza di torri e faro, tratti di spiaggia con profondità inferiori a 15 m);
- Costa in Erosione4.409,00 m
- Il 68% dell’area costiera di Lecce èinteressato da vegetazione con valore naturalistico;
- Il 32% dell’area costiera è interessato da superfici urbanizzate e agricole;
- Il 42% dell’area costiera è interessato da da habitat di interesse comunitario e prioritari;
- Spiaggia Libera, massimo 60 % della linea di costa utile:4.724,95 m, (52,86 % di LU);
- Spiaggia Libera con servizi, massimo 40 % della spiaggia libera: 1.498,00 m, (16,76 % di LU);
- Stabilimenti balneari, massimo 40% della linea di costa utile: 2.716,00 m, (30,38% di LU)
Con l’approvazione del Piano Comunale delle Coste i numeri delle concessioni balneari sulla costa varieranno nel seguente modo:
Gli stabilimenti balneari passeranno dagli attuali 27 a 26 (10 dei quali, trovandosi in area a forte erosione, saranno da sottoporre a monitoraggio); le Spiagge libere con servizi passeranno da 0 a 24 (per il momento ne saranno concesse solo 12); i chioschi passeranno da 2 a 11 (8 dei quali con attività di divulgazione cultural e naturalistica); le concessioni di tipo sportivo per sport acquatici (surf, windsurf, kite surf, sup, etc.) da 0 a 4; le strutture per giochi acquatici da 0 a 2; nascerà un Centro tartarughe a Frigole all’interno del complesso dell’Idrovora; i punti di ormeggio e i corridoi di lancio per piccole imbarcazioni passeranno da 0 a 9.
Il Piano delle Coste, nella sua visione dinamica e integrata, che tiene insieme usi balneari, protezione degli arenili, valorizzazione dell'identità storica delle marine e cooperazione tra pubblico e privato, è un’opportunità per avviare uno sviluppo sostenibile della costa, inteso come occasione di crescita per tutta la città, e rappresenta il più importante investimento strategico da parte dell’amministrazione comunale sul territorio costiero.