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Interconnessione Snam, le schede del Comune di Lecce

metanodotto

Lo scorso 28 dicembre il Comune di Lecce ha trasmesso al Governo le schede progettuali che rappresentano le proposte di investimento a compensazione degli impatti ambientali dell’opera Interconnessione Snam che ha attraversato il territorio comunale per 22 chilometri. Le schede progettuali descrivono gli interventi possibili individuati dal Comune da finanziare in toto o in parte con i trasferimenti a compensazione, anche integrandoli con altre fonti di finanziamento (Contratto Istituzionale di Sviluppo, programmazione europea 2021-2027).

L'interconnessione Snam - dichiara il sindaco Carlo Salvemini - ha interessato, con i suoi significativi impatti ambientali, il territorio compreso tra la costa e la città. È proprio su quest'area e sulla costa che dunque è giusto concentrare gli investimenti. Le schede trasmesse al governo individuano progetti strategici di lungo periodo, sui quali siamo impegnati a reperire anche altre fonti di finanziamento. Ad ulteriore testimonianza di quanto il litorale, con la sua straordinaria ricchezza ambientale e paesaggistica, oltre che culturale, rappresenti per noi la principale leva di sviluppo futuro della città. In questa idea è compreso il paesaggio che attraversiamo quando ci muoviamo dalla città per raggiungere le marine: un patrimonio verde che può generare la crescita di opportunità turistiche nuove. C'è poi l'idea di potenziare una infrastruttura importante come il Foro boario: oggi un'ara parcheggio a malapena sufficiente a coprire le esigenze dell'ingresso nord della città, domani un possibile hub intermodale capace di accogliere e di offrire servizi a chi giunge a Lecce. Siamo fiduciosi che l’interlocuzione con il Governo possa generare le risorse economiche e finanziarie per avviare il lavoro. Quest’anno più che mai, per uscire dalla crisi generata dalla pandemia, è necessario dare alla città opportunità di ripartenza. L’interlocuzione avuto finora con il sottosegretario Turco mi fa propendere per l'ottimismo”.

Sono tre le schede che il Comune di Lecce ha fornito al governo come possibili opere da finanziare a ristoro per il passaggio dell’interconnessione Snam sul proprio territorio: i waterfront delle Torri costiere e rete degli ostelli; i corridoi verdi per la mobilità sostenibile città-mare; la realizzazione del nuovo terminal del Foro Boario.
Di seguito qualche dettaglio ulteriore.

Waterfront delle Torri Costiere e rete degli ostelli

La proposta prevede un piano di interventi funzionalmente collegati: il restauro conservativo del sistema faro di San Cataldo e del molo di Adriano, delle Torri costiere e dell'Idrovora di Frigole per rafforzarne l’identità del litorale e sviluppare attività di interesse economico-culturale; il consolidamento degli spazi aperti limitrofi ai beni monumentali: giardini, piazze, viali alberati, percorsi, itinerari, piste ciclabili, parcheggi e fermate del TPL, per favorire una matrice identitaria che tiene insieme la rete ecologica, della mobilità, dei servizi, delle attrezzature pubbliche e crea le condizioni per attrarre investimenti privati.

In corrispondenza dell’idrovora di Frigole si intende realizzare una darsena attrezzata e a San Cataldo la demolizione di edifici fortemente degradati sull’arenile, il completamento della riqualificazione della darsena esistente con la realizzazione di elementi esterni a protezione del porto, a seguito di adeguati studi di fattibilità ed indagini geomarine, oltre ad un intervento di protezione dal dissesto idrogeologico, necessario per contrastare l'erosione costiera e proteggere gli insediamenti residenziali esposti ai rischi dei cambiamenti climatici.

La Rete degli ostelli prevede il recupero di immobili dismessi come l'Ostello San Cataldo (e la sua trasformazione in community hub per il litorale), la Casa rurale di Frigole e Masseria Paladini (Frigole) per la realizzazione di un sistema di ostelli “diffuso” che incrementi l’offerta turistica con riferimento segmento turistico giovanile e sportivo.

Corridoi verdi e mobilità sostenibile città-mare

Gli interventi proposti in questo ambito definiscono un sistema di interconnessione tra la città, il mare e il versante adriatico. Un'infrastruttura verde con una spiccata valenza ecologica, paesaggistica, estetica e culturale.

La proposta prevede l’interconnessione tra la città e la costa mediante un sistema di corridoi verdi con la rigenerazione paesaggistica dei principali assi viari di collegamento tra la città e la costa  e di attraversamento del litorale in direzione nord/sud, parallelamente alla linea di costa.

Sulle sedi viarie si punta a realizzare percorsi ciclopedonali in sede propria e  a inspessire le componenti botanico vegetazionali dei margini agricoli e/o naturali con nuove piantumazioni, siepi, alberature e arbusti. Attraverso questi interventi si punta a creare connessioni ecologiche e itinerari narrativi continui immersi ora nel paesaggio agricolo oggi fortemente minacciato dalla xylella ora delle grandi aree naturali oggi frammentate. I corridoi verdi saranno realizzati sulla  strada Parco Lecce San Cataldo (10 Km), sulla strada Parco Lecce Torre Chianca (11 km) con testata al Foro Boario dove è prevista la realizzazione del Nuovo Terminal, sulla strada Parco sulla Lecce Frigole (10 Km) e sulla strada Parco Sp 133 che attraversa le marine intercettando i siti naturalistici del Parco Regionale di Rauccio, bacino Idume, bacino Acquatina, le aree boscate e Torre Veneri. Su questo percorso si punta a intervenire con percorsi ciclopedonali, aree sosta ecologiche, punti panoramici e connessioni trasversali verso gli arenili, rafforzando gli habitat costieri.

In questa scheda progettuale è prevista l’attivazione di un cantiere sperimentale per il recupero edilizio, urbanistico e paesaggistico dei diffusi insediamenti abusivi di Torre Rinalda, Spiaggiabella e Torre Chianca, specie quelli più a ridosso della linea di costa, che minacciano l'equilibrio idrogeomorfologico della costa. Il Comune può prevedere incentivi alla demolizione volontaria, permute dei suoli liberati e trasferimenti volumetrici, espropri e indennizzi, reimpiego in situ e valorizzazione dei detriti da demolizione, ricorso alla leva fiscale per l’efficientamento e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio regolare, riconversione per attrezzature balneari sostenibili, ricostruzione delle dune.

Chiude la proposta la realizzazione di Opere di dragaggio delle aree del Bacino di Acquatina in Frigole –comprese tra i due canali di sfocio a mare e ripristino delle chiuse e la messa in sicurezza del ponte sulla foce del bacino.

Nuovo terminal Foro Boario: autostazione con annesso parcheggio

L'intervento riguarda un’area strategica, collocata all’ingresso della città di Lecce, che ad oggi presenta spazi non sufficienti sia per accessibilità che per dimensionamento a gestire le funzioni che la stessa è chiamata a svolgere.

La proposta prevede la realizzazione di una superficie coperta destinata a parcheggi autovetture su tre piani interrati: 30.000 mq con 1000 stalli.

Al Piano terra la realizzazione dei Parcheggi Bus con 36 stalli con pensiline. superficie complessiva dell’area 10.000 mq, la realizzazione di 4 posti per parcheggio disabili, quattro postazioni per la ricarica dei veicoli elettrici, una corsia riservata per taxi.

La realizzazione di un terminal con centro servizi, biglietterie e uffici, servizi igienici, sala attesa, bar caffetteria, in tutto una superficie coperta di 400 mq.

Ultimo aggiornamento: 23 gennaio 2021