
E' stato raggiunto l'obiettivo dell'iniziativa “
Insieme per Sant'Oronzo”, promossa dal Comune e dall'Arcidiocesi di Lecce. La quota di 200mila euro – costo previsto dell’intervento – è stata raggiunta grazie a una raccolta fondi effettuata con lo strumento dell'
Art Bonus. I fondi saranno impiegati per finanziare la realizzazione della
copia della statua di Sant'Oronzo da collocare in cima alla colonna romana in Piazza Sant'Oronzo al posto dell'originale.
La raccolta resta però ancora aperta ed eventuali nuove donazioni potranno essere utilizzate per integrare e migliorare ulteriormente il progetto.
A questo link la pagina del sito Art bonus relativa all'iniziativa e l'elenco dei donatori:
https://artbonus.gov.it/2313-statua-di-s.-oronzo.html
Il costo dell'intervento è
stimato in 200mila euro, comprensivi di eventuali rincari sul prezzo delle materie prime avvenuti dopo l'acquisizione del preventivo della Fonderia Nolana Del Giudice. Si tratta di un'azienda d'eccellenza in Italia nella manifattura delle arti plastiche e nella realizzazione di opere scultoree con materiali come bronzo, alluminio, ottone, bronzo bianco, acciaio e resina, alla quale sarà affidato l'incarico di realizzare la copia. Il laboratorio campano – autore anche della realizzazione di un modello in 3D della statua della Madonnina del Duomo di Milano in scala 1:1, conservato all'interno del Museo del Duomo – è stata individuata dopo la ricognizione delle ditte specializzate effettuata dall'Amministrazione comunale con il supporto scientifico del direttore del Dipartimento di Beni Culturali dell'Università del Salento, Raffaele Casciaro.
La somma complessiva richiesta per l'intervento include, oltre all'esecuzione, al trasporto e al posizionamento della copia sulla colonna, anche la produzione di un video-documentario e di un quaderno-volume a stampa sull'intero iter del progetto, dallo studio preliminare alla messa in opera della copia sulla colonna, a cura del
Dipartimento di Beni Culturali di UniSalento.
Restauro dell'originale e realizzazione della copia: i passi compiuti fin qui
Com'è noto, dopo le analisi e i pareri scientifici acquisiti durante gli ultimi lavori di restauro del simulacro del Santo Patrono, che si sono svolti rimuovendo la statua dalla sua collocazione originaria e riportandola a terra, lo stato della struttura lignea interna e del rivestimento in rame esterno è risultato compromesso tanto da escludere il suo riposizionamento sulla colonna perché l'ulteriore prolungata esposizione agli agenti atmosferici avrebbe causato danni irreparabili all'opera d'arte. La Soprintendenza ha dato, quindi, parere positivo alla realizzazione di una copia e alla musealizzazione dell'originale, in un luogo che sarà individuato sulla base delle migliori condizioni di conservazione, di comune accordo fra tutti gli enti coinvolti (Comune, Curia e Soprintendenza).
Da subito, il Comune si è mosso in due direzioni: innanzitutto, ha coinvolto il Dipartimento di Beni Culturali dell'Università del Salento, relazionandosi con il direttore Casciaro, per capire insieme come effettuare la scansione 3D e, successivamente, nel rispetto delle prescrizioni fornite dalla Soprintendenza, quali fossero le modalità di riproduzione più giuste, la tecnica da utilizzare, il materiale più adatto per realizzare la copia. Uno studio approfondito e articolato che ha richiesto tempo soprattutto per la scelta del materiale: chiedendo diversi preventivi a istituti altamente specializzati e aziende nazionali ai massimi livelli del settore, è stata vagliata la possibilità di una riproduzione con materiali tecnologici di ultima generazione, ma le dimensioni della copia della statua (alta 5,10 metri) e la sua destinazione all'aperto hanno indotto gli esperti a sconsigliarne l'utilizzo. Alla fine di questa lunga e complessa ricerca, è stato messo un punto fermo: la copia sarà realizzata in bronzo con la tecnica della fusione a cera persa, sulla base della proposta progettuale presentata dalla Fonderia Nolana.
Come sarà creata la copia
Il Comune ora metterà a punto il progetto tecnico per la realizzazione della copia, che sarà sottoposto per la necessaria approvazione alla Soprintendenza. Si procederà poi all’affidamento alla ditta che realizzerà la copia tramite il getto di bronzo con il metodo della fusione a cera persa.