Sono cominciati nei giorni scorsi gli interventi per la sistemazione dei percorsi interni ai campi che portano alle sepolture, e che potranno garantire le basilari condizioni per le visite ai defunti.
I disagi all'interno dei campi di inumazione sono derivati dal fatto che, negli anni, i cittadini hanno realizzato interventi esterni alle sepolture senza chiedere preventivamente la necessaria autorizzazione al servizio cimiteriale del Comune. Il regolamento dispone che 'sulle tombe nei campi comuni possono essere poste lapidi, croci, monumenti, ricordi, simboli, copritomba solo se autorizzati'. Di fatto, il mancato rispetto del regolamento ha generato una situazione di disarmonia e confusione che, sotto diversi aspetti, costituisce rischi per chi lavora e per chi fa visita ai propri cari.
Proprio l'11 aprile scorso è accaduto un incidente ad un operaio della Lupiae servizi - società affidataria dei servizi cimiteriali - mentre era impegnato nelle quotidiane operazioni di cura e manutenzione all'interno dell'area di inumazione. Di conseguenza la Asl-Ispesl, dopo apposita ispezione, ha invitato il Comune ad adottare tutti i provvedimenti necessari per rimuovere situazioni di rischio negli spazi di circolazione dei campi di inumazione, disponendo, nel frattempo, il divieto d'accesso. Per questo motivo, il Comune di Lecce sta predisponendo una nuova direttiva per consentire ai cittadini di mettersi in regola, assicurando un tempo congruo.
"L'attenzione alle criticità del cimitero è da sempre stata in cima alle mie priorità - fa sapere l'assessore Laura Calò - e sono soddisfatta per essere riuscita già a dare una prima risposta ai cittadini, dopo aver 'ereditato' una situazione difficile. Riuscire a dare la possibilità ai cittadini di accedere alle tombe dei propri cari, dopo svariate settimane di chiusura, sarà un traguardo importante. Questo, mi piace sottolinearlo, grazie a un proficuo lavoro di squadra tra la parte tecnica e quella politica. I lavori, effettuati dalla Lupiae servizi, dovrebbero essere completati entro un paio di settimane".