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Approvato il “Regolamento per il mantenimento e il rinnovo delle alberature nelle aree pubbliche e private”

Verde pubblico

Il Consiglio comunale di Lecce il 17 ottobre 2023 ha approvato  il “Regolamento per il mantenimento e il rinnovo delle alberature nelle aree pubbliche e private”. Si tratta del primo stralcio del più ampio "Regolamento del verde urbano" in via di redazione da parte dell’amministrazione, congiuntamente al Censimento del verde urbano e al Piano del Verde. Strumenti previsti dalla Legge 10/2013 dei quali il Comune di Lecce si sta dotando per la prima volta.

L’esigenza di procedere all’approvazione dello stralcio del Regolamento viene da una necessità precisa: di fronte una pluralità di interventi ed opere pubbliche in via di cantierizzazione nei prossimi mesi, l’amministrazione comunale ha voluto dotarsi con sollecitudine di norme interne e procedure di intervento condivise dai settori Ambiente, Lavori Pubblici, Urbanistica e Mobilità, che tengano conto delle migliori pratiche agronomiche per la salvaguardia del verde cittadino, della tutela del patrimonio arboreo, della gestione integrata e intersettoriale delle lavorazioni che possono interferire con il patrimonio arboreo.

Il Regolamento è redatto dall’agronomo e paesaggista Francesco Tarantino ed è stato oggetto di confronto con la Consulta Ambiente, con il coordinamento per il Verde Urbano della città di Lecce, del quale sono state accolte osservazioni, oltre che con le competenti Commissioni consiliari Urbanistica, Ambiente e Statuto. Si compone di ventuno articoli organizzati in cinque titoli: norme per la difesa delle piante in aree di cantiere; abbattimenti; mantenimento e rinnovo delle alberature; trapianti arborei; disposizioni finali. Sono parte integrante del regolamento cinque allegati: glossario tecnico; elenco delle specie arboree suddivise per classi di grandezza; scheda delle buone prassi in fase di impianto delle alberature; scheda delle buone prassi per la difesa delle piante in cantiere; iter amministrativo di intervento sulle alberature.

Il primo titolo classifica in ordini di grandezza le alberature e stabilisce prescrizioni generali per le aree di pertinenza, ossia le aree di immediata prossimità al fusto delle piante, la cui competenza è assegnata al settore Ambiente e sulle quali viene di norma vietata ogni attività che arrechi danno allo sviluppo e alla vitalità della pianta. Occorrerà garantire, sia per gli interventi su situazioni esistenti, sia per i nuovi progetti, una adeguata permeabilità del suolo. Tutti i lavori di scavo o manomissione del sottosuolo che interesseranno le aree di pertinenza delle piante e dunque le radici delle stesse, saranno soggetti ad esame e successivo parere del settore Ambiente e ogni intervento dovrà essere eseguito nel rispetto della integrità e salute della pianta.

Il secondo titolo prende in esame i casi di abbattimento delle alberature di proprietà pubblica o privata nei casi in cui, tramite valutazione eseguita da professionista abilitato, ne vengano certificate condizioni di grave pericolosità per l’incolumità pubblica non altrimenti trattabili o per esigenze fitopatologiche, danni provocati a strutture edili o sottoservizi. In tutti i casi di abbattimento, il Regolamento prescrive la compensazione in termini di nuove messe a dimora e piantumazioni come strumento ordinario.

Il titolo terzo del Regolamento, dedicato al Mantenimento e il rinnovo delle alberature, disciplina i casi nei quali, in ambito urbano, si renda necessario per l’amministrazione o per un privato procedere alla sostituzione di alberature in fase di certificato irreversibile degrado o invecchiamento. Partendo dall’analisi del contesto urbano e da una pianificazione qualificata, l’amministrazione comunicherà alla cittadinanza le operazioni di sostituzione degli alberi vetusti con specie di adeguata dimensione, garantendo condizioni ottimali di partenza per la crescita delle piante messe a dimora.

Il quarto titolo disciplina i trapianti arborei ovvero i casi nei quali, in presenza di trasformazioni complesse dell’ambiente urbano e in assenza di alternative, singoli alberi o filari debbano essere trapiantati in un ambiente diverso e idoneo, garantendone, per quanto possibile, l’attecchimento. Ogni operazione di trapianto, in particolare i “grandi trapianti” dovrà essere sottoposta a parere preventivo e vincolante del settore Ambiente sulla base dello specifico parere agronomico o forestale. Il trapianto sarà preceduto da analisi e verifiche preliminari e garantirà la fase della preparazione, l’operazione di trapianto e la successiva manutenzione delle piante per tre stagioni vegetative successive. Il quinto titolo concerne la vigilanza sulle disposizioni regolamentari, demandata alla Polizia Locale e rinvia alla disciplina di settore quanto non previsto espressamente.

Ultimo aggiornamento: 17 ottobre 2023