Martedì 24 settembre, alle ore 15.00, nel Teatro della Casa Circondariale di Borgo San Nicola di Lecce,
l’attrice brindisina Sara Bevilacqua, darà corpo, anima e voce alla protagonista del
lavoro teatrale “Stoc ddò”, scritto da Osvaldo Capraro, che racconta
la storia tragicamente vera della madre di Michele Fazio, vittima innocente di mafia.
Sarà presente Giuseppe Fazio padre di Michele. La rappresentazione sarà seguita da un gruppo di detenuti e detenute per i quali è stata pensata, alla presenza di un ristretto pubblico esterno.
Lo spettacolo, fortemente voluto dalla Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Lecce, Prof.ssa Maria Mancarella, si realizza grazie al generoso contributo dei Club Lions Copertino Salento, Lupiae Mediterraneum, Specialty Salento Zero barriere, Lecce Rudiae, Soroptmist International Club Lecce e alla collaborazione della Direttrice del carcere dott.ssa Maria Teresa Susca, della responsabile dell’area trattamentale, dott.ssa Cinzia Conte e alla disponibilità della Polizia penitenziaria.
"Il carcere - sottolinea la Prof.ssa Maria Mancarella
- non può rimanere un’entità chiusa, un mondo separato dal resto della società e tutti/e noi sappiamo quanto la cultura sia uno strumento potente di ri-generazione, capace di smontare pregiudizi, delegittimare tante paure diffuse e creare un dialogo tra dentro e fuori. Il teatro è un vero e proprio strumento di conoscenza del reale, Ciò che viene rappresentato è il reale umano, l’azione dell’essere umano, rappresentata da angolature diverse. Può e deve essere un’occasione per giungere a una maggiore consapevolezza della propria storia e prendere coscienza del suo significato. Far entrare la bellezza in carcere, attraverso il teatro, significa dare un importante contributo al cambiamento, aiutando le persone detenute a intraprendere un percorso di vita diverso rispetto a quello seguito in passato".