La storia progettuale
La riqualificazione di piazza T. Schipa muove i primi passi nel giugno 2005, quando il Consiglio comunale allora guidato da Adriana Poli Bortone approva nell'ambito del programma triennale delle opere pubbliche un intervento di recupero dell'area ex Caserma Massa, da realizzarsi con lo strumento del "project financing", attraverso un partenariato pubblico/privato. Nel 2007 la ditta De Nuzzo & C. Costruzioni viene individuata quale "promotore" del progetto e nello stesso anno il Consiglio comunale integra ed approva il preliminare in cui è previsto - tra l'altro - il recupero della tettoia “liberty”del vecchio mercato coperto. Nel 2010 viene sottoscritta la convenzione tra Amministrazione comunale e ditta De Nuzzo. Successivamente, nell'ufficio Centro storico si mette al lavoro un "Comitato per la valorizzazione del patrimonio archeologico" con il coinvolgimento di Soprintendenza ed Università, poiché nell'area insistono nel sottosuolo i resti di quello che era il complesso conventuale cinquecentesco di "Santa Maria del Tempio", definitivamente distrutto in occasione della costruzione della Caserma Massa, a sua volta demolita nel 1971.
Nel 2011 si decide di avviare un'indagine archeologica attraverso alcuni scavi che rivelano l'esistenza di antichi ossari e viene effettuata anche una rilevazione geofisica dell'intera area interessata dal progetto di riqualificazione a cura della ditta Geomod Srl. Nel 2012, con una serie di prescrizioni, arriva dalla Soprintendenza il parere favorevole al progetto. Tuttavia, nel 2014, la Direzione generale dei Beni culturali indirizza la progettazione verso la conservazione dell'intera fabbrica religiosa, orientamento che induce il Comune a proporre un ricorso amministrativo che viene accolto dal Tar. Il confronto prosegue poi al Consiglio di Stato ma si decide di trovare fra le parti una soluzione stragiudiziale alla controversia, contemperando le esigenze progettuali con la tutela e la valorizzazione degli elementi archeologici e gli spazi urbani circostanti. Si arriva cosí al 2017, quando il Consiglio comunale delibera il progetto definitivo adeguato alle prescrizioni della Direzione regionale dei beni culturali. Nel 2019, poi, si è dato seguito alle operazioni di scavo, svuotamento e smontaggio delle strutture ricadenti nell'area di progetto, con consolidamento e restauro degli elementi di interesse dei resti della chiesa di Santa Maria del Tempio.
I numeri del progetto
L'intervento prevede un costo complessivo di 25 milioni di euro oltre Iva, mentre la durata della concessione è di 43 anni in virtú del Piano economico finanziario di riequilibrio. Come controparte contrattuale, dunque, il privato gestirà il servizio per un numero di anni utile a remunerare i capitali investiti. È prevista la realizzazione di un centro direzionale/commerciale con annesso parcheggio multilivello da 466 stalli auto e box interrati per botteghe artigiane al di sotto dell'area del mercato rionale ceduta al Comune, che si sviluppa su 1.655 metri quadri. Al Comune saranno cedute anche una unità di circa 122 mq. all'interno del centro commerciale ed una "sala belvedere" di circa180 mq. al terzo livello, all'interno dell'area direzionale.
L'area esterna sarà caratterizzata dalla ricollocazione della tettoia liberty del vecchio mercato coperto di viale Marconi, smantellata nel 1981, mentre gli spazi all'aperto (la grande piazza) verranno riqualificati con elementi d'arredo urbano, verde pubblico e soluzioni progettuali capaci di mettere in luce e identificare le vestigia di interesse storico-archeologico emerse con gli scavi e le indagini geofisiche. Si colmerà, in questo modo, quel "vuoto" urbano che per anni ha caratterizzato il grande spazio di piazza Tito Schipa, punto d'unione tra il centro storico e la più moderna zona commerciale della città.