La Giornata Interculturale che si è tenuta sabato 15 novembre nell’ex Convitto Palmieri, insieme con il consigliere aggiunto Rakesh Kumar Manda, non è stato solo un momento di celebrazioni e dichiarazioni d’intenti. Lecce mostra ogni giorno di essere città d’accoglienza e di fusione di popoli e tradizioni. Una prova, giusto per fare un esempio, è il torneo di cricket che si è svolto questa mattina nel campo sportivo “Montefusco” (Coni).
"Ogni percorso autentico di integrazione richiede attenzione, cura e soprattutto uno spirito di collaborazione fondato sulla reciproca fiducia tra le istituzioni locali e le comunità che scelgono di vivere e costruire il proprio futuro nella nostra città - dice il sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone - Accanto alle tante iniziative interculturali che nelle ultime settimane hanno animato Lecce, vogliamo raccontare un momento speciale che questa mattina ha dato colore e vitalità al campo “Montefusco”: un torneo di cricket che ha visto sfidarsi sei squadre formate da cittadini residenti a Lecce e provenienti da India, Sri Lanka e Bangladesh. Un evento mai visto prima nella nostra città, ricco di passione sportiva e di una bellezza semplice ma significativa. Il cricket, sport antichissimo e parente stretto del baseball, è parte della tradizione di molti Paesi dell’Asia meridionale. Vedere sul gazebo della giuria le bandiere dell’Italia e dello Sri Lanka affiancate, mentre in campo si incontravano generazioni diverse, giovani, famiglie e comunità unite dal desiderio di condividere un giorno di festa, è stata un’immagine che racconta più di tante parole. Far sentire la vicinanza e l’abbraccio della nostra città a queste comunità, rispettose, laboriose e animate da una speranza autentica - sottolinea il primo cittadino - ripaga non solo la nostra umanità, ma ci spinge a lavorare ogni giorno affinché l’integrazione, quella vera, diventi per loro un orizzonte concreto e un valore aggiunto per tutta Lecce. Una città aperta, accogliente e capace di crescere insieme: questo è lo spirito che stiamo coltivando".