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Nuovi Centri comunali di raccolta: domande e risposte

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Che cosa sono i CCR?

Sono attrezzature dedicate alla raccolta di rifiuti differenziati che si aggiungono al servizio di raccolta porta a porta.
Consistono in aree pavimentate sulle quali sono appoggiati dei contenitori dove raggruppare le frazioni dei rifiuti riciclabili prima dell’invio agli impianti di trattamento.
Non sono, quindi, discariche né impianti industriali di trattamento dei rifiuti. Per questa ragione non è necessario acquisire una autorizzazione ambientale propriamente detta (VIA, VAS, AIA, ecc).

Esistono già CCR a Lecce?
Sì, sono già presenti 4 CCR. Due in aree urbane: viale Grassi civ. 150 e viale Giovanni Paolo II civ. 158 che non impattano sulla qualità della vita dei residenti. Due in zone periferiche: via Francesco Marzano n. 14 (Zona Industriale) e SP4 per Novoli Km 4 (Villa Convento), meno utilizzati perché molto distanti dai centri abitati. C'è, quindi, la necessità di potenziarne la disponibilità collocandoli dove più servono: nelle marine (ne sorgerà uno nuovo a Frigole con centro di riuso) e nelle zone sud-est e nord-ovest del territorio urbano. Precisamente in Via Caiulo e Via Belloluogo. Per questi ultimi è stato richiesto il finanziamento nell’ambito del bando PNRR del Ministero Transizione Ecologica con l'obiettivo di migliorare la raccolta differenziata, e, come tutti gli interventi previsti dal PNRR, dovranno essere realizzati in applicazione del principio DNSH, ossia non devono arrecare danno all’ambiente.

Cosa si può conferire nei CCR? 
Si possono conferire rifiuti riciclabili. Ad esempio carta, cartone, plastica, metallo, vetro, indumenti, potature vegetali, ingombranti, legno, elettrodomestici e apparecchiature elettroniche, pile, batterie, medicinali scaduti, toner e cartucce per stampanti, olii vegetali solo se di provenienza domestica.
Non si potranno conferire nei nuovi CCR: rifiuti organici, indifferenziati, rottami o parti di autovettura.

I CCR producono cattivo odore? 
No. Nei centri non può essere conferita la frazione organica dei rifiuti – scarti e resti di cibo, tovaglioli usati – né i rifiuti indifferenziati. I centri di raccolta non hanno alcun impatto odorigeno sui quartieri nei quali sorgono, come dimostrano quelli già presenti in città.

I CCR producono eccessivo traffico veicolare di mezzi Monteco e di automobili? 
No. Solo i cittadini sono titolati al conferimento nei nuovi CCR e dunque a raggiungere il centro in automobile negli orari di apertura. Il gestore accede solo periodicamente per il ritiro dei contenitori pieni, da trasferire ai centri per il riciclo e il riuso (max 3 volte in un mese). Le volumetrie dei cassoni collocati nel centro consentono di dilatare nel tempo i ritiri (nel rispetto dei limiti imposti dalla normativa). Il calendario di apertura di ogni centro è organizzato per non impattare in maniera significativa sulla presenza veicolare. 

I CCR incentivano il fenomeno dell’abbandono di rifiuti?
No. Il centro di raccolta è un luogo presidiato, frequentato e videosorvegliato. Questo costituisce un forte deterrente contro gli abbandoni a tutela di tutto il comparto. Grazie alla loro attività di raccolta di rifiuti ingombranti e di ogni altra tipologia che può essere frutto di svuotamento di cantine, lavori domestici o simili, i CCR rappresentano un servizio che agevola il corretto conferimento contro ogni possibilità di abbandono improprio. 

Il CCR impedisce di poter passeggiare/fare sport nelle sue vicinanze?
No. Come dimostrato da quanto accade in Viale Grassi e Viale Giovanni Paolo II.

I CCR sono rumorosi? Possono sorgere ad esempio nelle vicinanze di asili nido? 
Ogni progetto di CCR viene accompagnato da analisi sugli aspetti acustici. Non sono fonte di emissioni rilevanti perché non ci sono attività di trasbordo o lavorazione di materiali e, per di più, hanno orari di apertura che non coprono tutti i giorni della settimana, come per gli altri centri già attivi. Altre esperienze, es. Modena, si sono orientate per localizzazioni nelle vicinanze di asili nido.

Il nuovo CCR di Via Caiulo sorgerà su aree destinate a parchi? La realizzazione è compatibile con la presenza di parchi?
No. La localizzazione del nuovo CCR è prevista su aree di proprietà pubblica con destinazione urbanistica zona F11 – attrezzature per l'istruzione e zona F12 – attrezzature civili di interesse comune. Non sorgerà, dunque, su zone precedentemente destinate alla realizzazione di parchi o aree a verde pubblico. In aree contigue al CCR è possibile realizzare aree a verde attrezzato. 

Il CCR è una presenza che va a discapito della qualità della vita nel quartiere?
No. I CCR e le isole ecologiche sono servizi pubblici che qualificano i quartieri. A fronte di un impatto ambientale pari a zero potenziano il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, forniscono la possibilità di conferire facilmente gli ingombranti o le potature per i proprietari di giardini e aree verdi (o per le ditte da loro incaricate) e consentono di ritirare agevolmente la dotazione di sacchetti garantita ai cittadini dal gestore dei servizi di raccolta. 

L'intervento dell'assessora all'Ambiente Angela Valli in risposta all'interpellanza a firma dei consiglieri Poli Bortone e Scorrano inerente la possibile realizzazione di un Centro comunale di raccolta in Via Caiulo a Lecce con fondi Pnrr.


 
Ultimo aggiornamento: 08 marzo 2022