È partito
il conto alla rovescia, con la visita, da parte dell'Amministrazione
comunale, della Soprintendenza e della ditta De Nuzzo, al cantiere
(negli spazi del Coni) dove sono custoditi e catalogati gli elementi
compositivi della struttura che copriva il vecchio mercato, a ridosso
del castello di Carlo V, dal lato di viale Marconi. Quella struttura, a
breve, tornerà grande protagonista nel nuovo centro polifunzionale in
costruzione nell'area dell'ex caserma Massa. Quello odierno è stato il
primo di una serie di incontri pubblici che saranno organizzati per
illustrare alla città tutto il percorso di recupero della tettoia. Le amministrazioni intendono coinvolgere i cittadini anche con altre
iniziative che li vedranno in primo piano, già dai prossimi giorni.
Questa mattina, nell'area del campo Montefusco Coni, il sindaco Adriana
Poli Bortone, la dirigente Francesca Riccio e gli architetti Michela
Catalano e Antonio Zunno (per la Soprintendenza), i rappresentanti della
Ditta De Nuzzo - che, con un "project financing" stanno lavorando alla
costruzione del complesso polifunzionale - hanno fatto il punto della
situazione. Presente il presidente della commissione Cultura al Senato,
Roberto Marti. È stata evidenziata l'importanza della collaborazione
delle amministrazioni e delle istituzioni, pubbliche e private, per il
raggiungimento degli obiettivi collettivi. Un esempio dell'importanza
del partenariato pubblico privato è proprio il cantiere del centro
polifunzionale che fungerà da cerniera tra la parte antica della città e
quella più squisitamente commerciale, al cui interno i progettisti hanno
previsto l'inserimento della tettoia liberty a copertura del mercatino
delle erbe.
Un progetto, condiviso con la Soprintendenza sin
dall'inizio, che prevede un investimento complessivo di circa 30 milioni
di euro. Il primo risultato del cantiere potrebbe giungere entro la fine
dell'anno, per quando è prevista la realizzazione del parcheggio
multilivello per quasi 500 posti auto.
La storia della tettoia
L'esigenza di realizzare una tettoia per ospitare il mercato delle erbe
e della frutta di Lecce risale al 1895. La costruzione, voluta
dall'amministrazione comunale dell'epoca, per fu progettata dall'ingegner Pasquale Ruggeri alla
fine del 1897. Alloggiata nello spazio fra i bastioni Sud Est e Sud
Ovest del castello di Carlo V, venne inaugurata il 1898. La costruzione,
interamente metallica, rappresentò un ardimento costruttivo per l'epoca.
Concepita con impianto planimetrico a pianta rettangolare, con il lato
lungo di 75,50 metri e il lato corto di 25 metri, era composta da due
strutture di copertura: una maggiore con tetto a doppio spiovente ed una
minore con tetto ad unico spiovente, conclusa con una pensilina
aggettante. Il perimetro era decorato da una frangia di lamiera in stile
floreale. Tra il 1920 e il 1931, la tettoia venne sottoposta a diversi
interventi di manutenzione, finalizzati alla conservazione, con appalto
affidato a Vincenzo Urso. Nel 1978, su ordinanza del sindaco Salvatore
Meleleo, la tettoia fu smontata e nel 1981 fu inviata a Vicenza per un
intervento di restauro conservativo. In attesa di decidere la nuova
collocazione, venne depositata nel recinto dell'ex mattatoio comunale.
Nel 1989, il consiglio comunale decise il trasferimento nello spazio del
campo sportivo Montefusco. Nel 1997, il Ministero dei Beni culturali e
Ambientali notificò al Comune la declaratoria ai fini della
sottoposizione a tutela della tettoia. Nel 2005, il progetto di
riqualificazione dell'area ex Massa fu inserito nel Piano triennale
delle opere pubbliche del Comune, con la previsione, per l'appunto,
dell'impiego e della valorizzazione della tettoia.
L'incontro "La tettoia Liberty copertura del mercato delle erbe di
Lecce" si inserisce nel programma della Giornata nazionale
del Paesaggio, organizzato dalla Soprintendenza in collaborazione con il
Comune, articolato in tre distinte iniziative.
Per sabato 15
marzo, è fissata una visita guidata al Parco archeologico di Rudiae, con
momenti di degustazione a tema. Appuntamento alle 15, in via A. Mazzotta.