Il Parco naturale regionale ''Bosco e Paludi di Rauccio" si estende su una superficie di circa 1600 ettari, lungo il litorale adriatico a nord di Lecce. Il Bosco di Rauccio, di circa 18 Ha, contiene in sè una grande valenza storica e ambientale in quanto costituisce uno degli ultimi lembi relittuali dell’antica foresta prevalentemente di lecceta (Quercus ilex) che comprendeva tutta la fascia costiera che dal confine con la provincia di Brindisi arrivava ad Otranto. L'area del bosco di Rauccio scampò alla distruzione per la sua singolare posizione su un banco di roccia calcarenitica che rendeva impossibile lo sfruttamento agricolo.
Nell'area del Parco insiste il complesso masserizio della metà del XVI sec. Denominato 'Masseria di Rauccio'; dall'omonimo bosco. Il complesso si sviluppa su due piani collegati tra loro da una scala scenografica esterna e caratteristici elementi fortificatori.
Il Parco è costituito da diverse zone umide di notevole pregio ambientale: la Specchia della Milogna, zona paludosa che confina per i tre lati con il bosco; il Bacino Idume, di grande valore faunistico, nel quale confluiscono le acque raccolte dai canali Rauccio, Gelsi, e Fetida. Queste zone umide, di circa 90 Ha, presentano una ricchezza in biodiversità ed una importanza naturalistica e di conservazione dl' valore internazionale perché poste sulle rotte migratorie dell'avifauna acquatica. La restante parte del territorio è occupata da canneti, da lembi macchia mediterranea e di gariga e da ampie aree agricole.
L’area destinata ad uso agricolo, consta della presenza di oliveti, vigneti, frutteti, seminativi e aree incolte prevalentemente utilizzate per il pascolo del bestiame. L’olivo, è la coltivazione preponderante e la presenza di piante secolari, costituisce una vera peculiarità che richiede tutela e valorizzazione.
Il tratto di costa interessato, di circa 5 Km, è costituito dal un litorale sabbioso con presenza di cordoni dunali su cui è presente la tipica vegetazione, adattata a vivere con severe condizioni di insolazione, a forti escursioni termiche e a salinità più o meno elevata.
Il censimento della flora, ha consentito di ottenere un elenco di 584 specie suddivise in 338 generi e 81 famiglie.
Nel Parco di Rauccio sono presenti, tra anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, circa 180 specie di cui alcune minacciate o in pericolo di estinzione.
L'attuale aspetto della vegetazione spontanea del parco è il risultato delle profonde e secolari interazioni tra le trasformazioni indotte dall'uomo, per l’utilizzo a fini agricoli ed edificatori del terreno ed il continuo adattamento della vegetazione naturale al mutare delle condizioni ambientali. Accade così che, accanto a fenomeni di diffusione di specie infestanti, che colonizzano ambienti oramai degradati ed impoveriti nella loro originaria componente floristica, sopravvivono preziose realtà botaniche e tesori naturalistici che rendono il sito di Rauccio rilevante dal punto di vista della conservazione e della rinaturalizzazione.
Per informazioni e visite contattare l'Ufficio Parco del Comune di Lecce, ai seguenti recapiti: