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Activity Park- Chiesetta Balsamo e impianti sportivi

L’idea progettuale riguarda le seguenti aree tematiche di intervento:

  • rifunzionalizzazione di immobili di proprietà pubblica, quali spazi fisici per lo svolgimento di attività imprenditoriali di interesse sociale (Azione 3.2);
  • sostegno all’avvio ed al rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e beni pubblici non prodotti dal mercato (Azione 3.2);
  • cantieri di innovazione sociale per sperimentare forme giuridiche (es: coop. di comunità, fondazioni di partecipazione, SCE-società coop. europee, ecc.), capaci di attivare welfare community e partenariati pubblico-privato-privato sociale per un protagonismo socialmente responsabile (Azione 9.3);
  • esperienze di mutuo-aiuto e di crowdfunding di lavoro sociale per rendere accessibili ai cittadini più svantaggiati servizi socio-sanitari a costi sostenibili e favorire esperienze di contatto con il mondo del lavoro per giovani professionisti inoccupati (Azione 9.3);
  • animazione di spazi pubblici per i cittadini per favorire la coesione sociale (cd. spazi di socialità, orti sociali per la solidarietà tra le generazioni) (Azione 9.3);
  • piattaforme digitali per reti di imprese sociali e per l'accessibilità dei servizi offerti al territorio (Azione 9.3).

 

FESR

FSE

TOT

VALORE DEL PROGETTO

€ 810.684,20

€ 337.500,00

€ 1.148.184,20

Contributo richiesto

€ 810.684,20

€ 337.500,00

€ 1.148.184,20

Eventuale cofinanziamento del Comune

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00


RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO

chiesetta balsamoConsiderando l’impatto determinato dalle politiche restrittive per la mobilità (di cose e persone) e l’investimento necessario per ricostruire percorsi e luoghi abilitanti - che superino gli effetti perduranti della pandemia - con il presente progetto s’intende investire in processi d’innovazione sociale in grado di animare luoghi che possano coniugare la sicurezza e il benessere fisico con le emergenti opportunità digitali.

Il progetto nasce con la finalità di alimentare un “modello diffuso” d’innovazione sociale nella città di Lecce per rispondere alla complessità delle attuali problematiche e all’opportunità delle emergenti innovazioni attraverso l’approccio integrato per ecosistemi; come, tra l’altro, raccomando più volte dalla Commissione Europea con una lettura della rete di relazioni e flussi di scambio tra attori (pubblici e privati che li compongono) che riconosce un ruolo centrale al decisore pubblico.

In linea con tali indicazioni e sulla base della teoria degli ecosistemi innovativi il progetto si inserisce nell’ambito del nascente “HubQuarter” (antistante alla Stazione Ferroviaria di Lecce) intitolato “Officine Mezzogiorno” con l’idea di realizzare un sistema di relazioni tra organizzazioni pubbliche e private per la creazione collaborativa di valore sul tema dell’Innovazione Sociale. S’intende, quindi, sia connettere l’HubQuarter (HQ) Officine Mezzogiorno con il Quarter 1 (Q1): Palazzo Scipione Ammirato e il Quarter 2 (Q2): Chiesetta Balsamo che a sua volta consentirà di realizzerà una serie d’interventi nella città di Lecce con la riqualifica di una rete di playground urbani, come riportato nel progetto di seguito descritto. Dal punto di vista strategico, pertanto, l’iniziativa si pone in evidente continuità con il patrimonio progettuale accumulato nel corso degli anni (ed in corso) dal Comune di Lecce, iniziative tutte che si aprono a scenari di sviluppo e nuove tematiche (coesione sociale, inclusione sociale, innovazione sociale) in linea con le linee strategiche e obiettivi programmatici dell’amministrazione comunale.

Il progetto intende realizzare il primo Activity Park nella città di Lecce: un parco per attività sportive e sociali in cui sarà possibile declinare in modalità “ibrida” iniziative a presenza fisica e digitale. Un luogo che riunirà - in una emergente “raggiera” urbana - un network di spazi connessi, in quartieri diversi della città, per lo sviluppo di iniziative motorie, educative e culturali seguendo le logiche della phygital experience.

Il progetto prevede, infatti, la realizzazione di un programma di attività in cui poter incrociare l’esperienza fisica (physical) e quella virtuale (digital), con l’erogazione sia di servizi gratuiti che a pagamento e qualsiasi altra operazione intervenga tra utente, soggetto gestore (dei luoghi) e il comune. Nel Parco si intende, quindi, sviluppare un programma di attività e offrire un set di servizi intergenerazionali ad alto impatto sociale per bambini, famiglie e anziani: principio cardine sarà il tema del “benessere” fisico (attività sportive, sociali e culturali orientate all’educazione, all’ intrattenimento e alla formazione).

Il carattere innovativo della progettualità è dato dalla capacità di soddisfare il bisogno di spazi pubblici di prossimità sicuri, polifunzionali e tecnologicamente avanzati e rispondere in maniera organica - secondo i principi dell’innovazione sociale - ai crescenti bisogni di carattere sociale, di servizi culturali e alla persona che siano in grado di bilanciare lavoro, svago e famiglia. Inoltre, il “benessere” nella sua accezione di “gioco” è una leva di sviluppo per corretti stili di vita e integrazione sociale: componente essenziale per lo sviluppo psicofisico, è un fattore determinante nella nostra cultura, fonte e motore di inclusione sociale, oltre che strumento per l’integrazione di minoranze e gruppi a rischio di emarginazione sociale. Il Parco sarà uno spazio in grado di coniugare tradizione e innovazione, con l’obiettivo di diffondere un nuovo modo di vivere in città, coinvolgendo e formando giovanissimi e rispettive famiglie, con attività con cui stimolare la più ampia partecipazione di un pubblico vasto ed eterogeneo sia della comunità di quartiere che della città. Accompagnando, infatti, il proprio figlio o nipote per prendere parte ad un’attività programmata nel Parco o nel network accreditato, il genitore o nonno potrà intrattenersi in un corso di formazione o prevedere per se un percorso motorio dedicato.  Lo spazio che ospiterà la proposta progettuale - e che sarà oggetto di rifunzionalizzazione nel rispetto dei vincoli della Sovrintendenza -  è stato individuato nella Chiesa di Santa Maria di Pozzuolo detta anche “Chiesetta Balsamo”, una piccola chiesa del 1500 (con annesso parco pubblico) presente all’interno del quartiere “San Pio”: area urbana periferica, caratterizzata da un’identità molto forte (sebbene un tessuto sociale variegato composto da famiglie, studenti e immigrati) e che gode di servizi di prossimità articolati. Inoltre, l’attiguo “Parco Corvaglia” (già oggetto di riqualifica orientata alle attività motorie da parte del Comune di Lecce) garantirebbe uno spazio aggiuntivo per l’estensione delle attività all’interno del quartiere.

Le attività sono state orientate per soddisfare i bisogni di coloro che sono stati identificati come beneficiari di tali azioni attraverso attività di osservazione sul quartiere e sulla popolazione comunale.

Per questo, il Parco sarà uno spazio multigenarazionale aperto alla cittadinanza dove scoprire e vivere nuovi prodotti, servizi e modelli educativi. Il park sarà animato da 3 percorsi:

  • motorio: ampia gamma di attività motorie diversificate in base alla fascia di età o da poter svolgere in maniera trasversale, da soli o con il supporto di personale qualificato. Verranno riqualificate le attrezzature già presenti nel parco (es. parco giochi per bambini) e integrate con l’installazione di nuovi percorsi per esercizi a corpo libero di Outdoor Gym. Il parco sarà dotato di strumentazioni universali e idonee anche per un pubblico con disabilità seguendo percorsi dedicati alla migliore inclusione sociale
  • educativo: corsi di alfabetizzazione e formazione digitale per bambini, genitori e nonni focalizzati nello specifico al tema degli Electronic sports (e-Sport o esport) che indica il giocare  sia nell’accezione multigiocatore che a giocatore singolo. I generi più comuni sono in tempo reale (RTS), in prima persona (FPS), Massively multiplayer online (MMO), giochi di guida, Multiplayer Online Battle Arena (MOBA). Sono giocati competitivamente a livello amatoriale, semiprofessionistico e professionistico, e ne vengono organizzati campionati e tornei, sia online che dal vivo.
  • sociale: con percorsi di “social training” impiegando le potenzialità delle nuove tecnologie per la scoperta della città attraverso percorsi di street workout per cittadini e turisti da vivere a piedi o in bicicletta, potendo utilizzare tutti i playground appartenenti al network stesso. I partecipanti saranno dotati di wereable per il monitoraggio dell’attività fisica e al termine delle attività, si potranno analizzare i dati con esperti del settore, promuovendo l’importanza di corresti stili di vita come leva di benessere e consigliando percorsi salutari per reintegrare il corretto quantitativo di calorie spese durante l’attività svolta.

I percorsi saranno integrati da servizi aggiuntivi presenti all’interno della struttura quali:

  • Chiosco: legato al tema del “benessere”, proporrà cibi salutari per una sana e corretta alimentazione acquistabili dopo aver svolto una attività sportiva o con l’acquisto di un box-lunch per famiglie e frequentatori che vorranno utilizzare gli spazi verdi del parco,
  • Activity point: dove sarà possibile avere informazioni e prenotare i percorsi del Parco e del network accreditato in città, entrando anche in contatto con personale qualificato e professionale in ambito “benessere” con cui pianificare attività e interventi dedicati sia indoor che outdoor.
  • Sala polifuzionale: ospiteà eventi dedicati ai temi del Parco a o ad accogliere tutti coloro che tra un’attività fisica o l’attesa della fine di attività di un proprio congiunto possono usufruire dello spazio anche per proseguire la propria attività lavorativa. La modularità di questo spazio consentirà anche l’organizzazione di esposizioni, conferenze e corsi di formazione per ampi gruppi.
  • Spogliatoi: dotati di docce e armadietti a disposizione di coloro che al termine delle sessioni di allenamento vogliano usufruire del servizio.

Il progetto, nel suo essere un piano multidisciplinare e multi scopo, partendo dalla rifunzionalizzazzione di Chiesetta Balsamo prevede la messa a sistema e valorizzare di differenti playground di quartiere e campi sportivi, presenti in specifiche aree della città, così da animare una rete diffusa orientata al “benessere” come principio e valore condiviso tra attività sportive diverse e complementari tra loro, partendo dal padel e l’urban GYM, passando allo skatepark fino a giungere al tradizionale campo di calcetto. La nuova destinazione d’uso sarà sottoposta a un processo di partecipazione pubblica per coinvolgere cittadini, stakeholder e pubblica amministrazione insieme ai quali immaginare nella co-progettazione della riqualificazione. Per la definizione delle attività è stato attivato un processo di indagine, inizialmente di natura documentale, rafforzato un da un’osservazione diretta del territorio. Al termine dell’indagine sono state individuate le seguenti priorità:

  • Riqualifica urbana: la Chiesa di Santa Maria di Pozzuolo e il rispettivo parco sono stati oggetto di diverse ed importati attività di riqualifica da parte dell’Amministrazione comunale, ma un periodo di sperimentazione di gestione temporanea della stessa non è stato sufficiente a garantire una manutenzione strutturata.
  • Spazio verde pubblico: a seguito dei primi interventi di riqualifica, il parco è stato un punto di riferimento per il quartiere, poiché luogo di aggregazione intergenarazionale. Con l’arrivo dell’emergenza sanitaria e l’auspicato superamento della stessa, rende la disponibilità di uno spazio verde in cui “evadere” e svolgere attività motoria un’esigenza primaria per tutte le fasce d’età.
  • Inclusione sociale: il quartiere San Pio è una zona periferica della città di Lecce popolato principalmente da famiglie a basso reddito, studenti e immigrati. È soggetta ad episodi di micro criminalità. La creazione di uno spazio polifunzionale a disposizione del quartiere e il coordinamento di un network di playground accreditati nell’intera città aiuterebbe la connessione con il resto di Lecce. città.
  • Povertà educativa: Sono circa 4.000 i bambini in età compresa tra i 5 e i 9 anni (33.343 a livello provinciale) in questa condizione connessa principalmente a condizioni di disagio economico (circa 325.000 minori sotto la soglia di povertà a livello regionale) e alla scarsa partecipazione ad attività culturali o educative.
  • elevato tasso di abbandono scolastico: pari a circa il 18% a livello provinciale (considerando la fascia d’età 10-17 anni) a fronte del 14% nazionale.
  • ·obesità infantile: l’Italia continua ad essere, tra i paesi europei, quello con i valori più elevati di eccesso ponderale nella popolazione in età scolare: la percentuale di bambini in sovrappeso è del 20,4% (era del 23,2% nel 2008/2009) e di bambini obesi del 9,4% (era 12,0% nel 2008/9), compresi i gravemente obesi che rappresentano il 2,4%. In Puglia i dati sono ancora più allarmanti: sovrappeso e obesità colpiscono più del 30% della popolazione infantile.

La rifunzionalizzazione dell’immobile di proprietà comunale e dei playground annessi porterebbe alla nascita di un’attività imprenditoriale a chiaro interesse sociale e alla produzione di effetti pubblici socialmente rilevanti, favorendo una coesione sociale e stimolando il rafforzamento di solidarietà tra generazioni (figli-genitori-nonni). Il progetto si pone, inoltre, come la sperimentazione di un modello di welfare generativo che attraverso la messa a sistema di interventi esistenti nella città, responsabilizza le persone che ne usufruiscono, al fine di aumentare l’impatto degli interventi delle politiche sociali a beneficio dell’intera collettività.


Intervento parte FESR - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

DESCRIZIONE SINTETICA DELLE ATTIVITÁ

Chiesa di Santa Maria di Pozzuolo e annesso parco pubblico saranno sottoposti a interventi di ristrutturazione edilizia e allestimento degli spazi per creare un punto di riferimento per l’attività motoria, l’aggregazione, l’educazione e la cultura, prestando attenzione alla trasversalità del target e includendo le persone con disabilità motoria.

Il parco sarà uno spazio aperto e inclusivo, a disposizione degli abitanti del quartiere e della cittadinanza per favorire l’aggregazione e l’inclusione tra i partecipanti. Sarà inoltre oggetto di:

  • riqualifica dell’attuale area giochi per i bambini e del campo di bocce
  • installazione di attrezzature per esercizi a corpo libero
  • riqualifica del prato
  • riqualifica del presente chiosco
  • riqualifica dei playground urbani annessi al progetto

La Chiesa di Santa Maria di Pozzuolo sarà interessata da un’attività di recupero strutturale dei locali interni (soggetti attualmente ad importanti infiltrazioni d’acqua) e vedrà la rifunzionalizzazione degli spazi che saranno modulari e polifunzionali per ospitare le attività descritte e rispettare gli standard previsti in materia di sicurezza negli spazi pubblici (ad oggi non presenti nella struttura). Nel dettaglio verranno create:

Piano terra

  • 1 aule di formazione e laboratoriali per i percorsi di educazione
  • una silence e conference room (aula eventi)
  • servizi igienico sanitari a disposizione dei fruitori dell’intera area
  • un’aula seminari incontri
  • 1 spazio riservato ad una eventuale attività di merchandising (o destinabile a funzione di ripostiglio)
  • 1 aula funzionale per il bike sharing con armadietti

Primo piano

  • una sala polifunzionale per l’esecuzione di corsi, baby training, corsi di fitness etc.
  • un ufficio (o sala riunioni)
  • spogliatoi con docce e armadietti per coloro che svolgeranno attività motoria

Nella ristrutturazione sarà adottato un approccio sostenibile con l’uso di materiali ecocompatibili, riciclati e innovativi e attraverso la contaminazione degli spazi interni con quelli esterni.

L’intera area sarà dotata di una connessione WiFi a banda larga e le aule attrezzate con tecnologie innovative per aumentare l’ingaggio dei partecipanti ai corsi di educazione.

Il sostegno all’attività sarà garantito dalla messa a disposizione di servizi a pagamento e si concentreranno principalmente sui percorsi educativi e culturali e sull’utilizzo dell’intera struttura e servizi ad alto valore.


Intervento parte FSE - Fondo Sociale Europeo

DESCRIZIONE SINTETICA DELLE ATTIVITÁ

Nel nostro Paese, e non solo, si assiste da tempo alla progressiva affermazione di una cultura individualista e all'indebolimento delle relazioni di solidarietà a tutti i livelli, da quello della famiglia a quello della società nel suo complesso. Questa evoluzione della società contemporanea è stata accelerata anche dall’aumento dell’eccessivo utilizzo di social network digitali e – da ultimo – dalla crisi pandemi tutt’ora in corso. L’insieme di questi fenomeni hanno contribuito a un incremento delle fragilità personali e delle famiglie, anche a livello intergenerazionale, all'instabilità e alla diseguaglianza; alla precarietà del lavoro; all'affermarsi di una società multiculturale che non è stata in grado di percepire il “diverso” come valore, ma ad acuire le distanze tra identità diverse che faticano a convivere e a dialogare.

Recuperare spazi in disuso all’interno dei centri urbani (maggiormente nelle zone periferiche solitamente caratterizzate da situazioni di degrado più accentuate) vuol dire non solo manutenere un immobile, ma sviluppare nuovi modelli di coesione sociale (anche multigenerazionale) che incoraggino tutte le fasce di età a prestare maggiore attenzione al concetto di “benessere” declinato nelle sue accezioni di attività fisica, educazione, benessere fisico e psichico, interazione e integrazione sociale, oltre che alla conoscenza delle nuove forme di apprendimento tecnologico presenti sul mercato.

Così l’animazione di spazi pubblici attraverso strumenti di welfare generativo può diventare uno strumento per consiste la creazione di reti di solidarietà all'interno della società che sostengano gli interventi di contrasto all'emarginazione - anzi, ne minimizzino la necessità - e rafforzino la capacità di gestire le diversità, rendendole fonte di arricchimento reciproco e non fattore di conflitto. Una strategia di coesione sociale deve cercare vie di uscita dall'esclusione e dalla povertà tramite la prevenzione e la cura. Questo richiede un processo collettivo e partecipativo, in cui anche le persone in condizioni di precarietà possano esprimere le proprie aspettative e i propri obiettivi, e contribuire a specificare concretamente il significato di coesione.

 

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