L’idea progettuale riguarda le seguenti aree tematiche di intervento:
- rifunzionalizzazione di immobili di proprietà pubblica, quali spazi fisici per lo svolgimento di attività imprenditoriali di interesse sociale (Azione 3.2);
- sostegno all’avvio ed al rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e beni pubblici non prodotti dal mercato (Azione 3.2);
- cantieri di innovazione sociale per sperimentare forme giuridiche (es: coop. di comunità, fondazioni di partecipazione, SCE-società coop. europee, ecc.), capaci di attivare welfare community e partenariati pubblico-privato-privato sociale per un protagonismo socialmente responsabile (Azione 9.3);
- esperienze di mutuo-aiuto e di crowdfunding di lavoro sociale per rendere accessibili ai cittadini più svantaggiati servizi socio-sanitari a costi sostenibili e favorire esperienze di contatto con il mondo del lavoro per giovani professionisti inoccupati (Azione 9.3);
- animazione di spazi pubblici per i cittadini per favorire la coesione sociale (cd. spazi di socialità, orti sociali per la solidarietà tra le generazioni) (Azione 9.3);
- piattaforme digitali per reti di imprese sociali e per l'accessibilità dei servizi offerti al territorio (Azione 9.3).
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FESR
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FSE
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TOT
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VALORE DEL PROGETTO
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€ 689.315,76
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€ 337.500,00
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€ 1.026.815,76
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Contributo richiesto
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€ 689.315,76
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€ 337.500,00
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€ 1.026.815,76
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Eventuale cofinanziamento del Comune
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€ 0,00
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RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO
Considerando l’impatto determinato dalle politiche restrittive per la mobilità (di cose e persone) e l’investimento necessario per ricostruire percorsi e luoghi abilitanti - che superino gli effetti perduranti della pandemia - con il presente progetto s’intende investire in processi di innovazione sociale in grado di animare luoghi che possano coniugare la sicurezza e il benessere fisico con le emergenti opportunità digitali, connettendosi al programma sociale “PugliaSociale IN” per la promozione dell’innovazione sociale e per lo sviluppo dell’economia sociale.
Il progetto nasce con la finalità di alimentare un “modello diffuso” d’innovazione sociale nella città di Lecce per rispondere alla complessità delle attuali problematiche e all’opportunità delle emergenti innovazioni attraverso l’approccio integrato per ecosistemi; come, tra l’altro, raccomando più volte dalla Commissione Europea con una lettura della rete di relazioni e flussi di scambio tra attori (pubblici e privati che li compongono) che riconosce un ruolo centrale al decisore pubblico.
In linea con tali indicazioni e sulla base della teoria degli ecosistemi innovativi il progetto si inserisce nell’ambito del nascente “HubQuarter” (antistante alla Stazione Ferroviaria di Lecce) intitolato “Officine Mezzogiorno” con l’idea di realizzare un sistema di relazioni tra organizzazioni pubbliche e private per la creazione collaborativa di valore sul tema dell’Innovazione Sociale. S’intende, quindi, connettere l’HubQuarter (HQ) Officine Mezzogiorno sia con il Quarter 1 (Q1) - Palazzo Scipione sia con il Quarter 2 (Q2) - Chiesetta Balsamo, che a loro volta consentiranno di realizzare una serie di interventi nella città di Lecce con la riqualifica di una rete di playground urbani, come riportato nel progetto di seguito descritto. In un’ottica di rete, si intende, dunque, integrare sinergicamente il lavoro svolto dagli hub (esistenti e nascenti) della città di Lecce verso una visione chiara disegnata dall’Amministrazione comunale e che mira a promuovere un contesto favorevole allo sviluppo dell’Innovazione sociale sistematizzando l’emersione e valorizzazione di nuove iniziative ed economie civiche nella città. Dal punto di vista strategico, pertanto, l’iniziativa collegata con il Quarter 1 (Q1): Palazzo Scipione Ammirato e Quarter 2 (Q2): Chiesetta Balsamo si pone in evidente continuità con il patrimonio progettuale accumulato nel corso degli anni (ed in corso) dal Comune di Lecce, iniziative tutte che si aprono a scenari di sviluppo e nuove tematiche (coesione sociale, inclusione sociale, innovazione sociale) in linea con le linee strategiche e obiettivi programmatici dell’amministrazione comunale.
Con il progetto di seguito descritto si vuole creare una Officucina, uno spazio misto tra un’officina e una cucina, animato da un mix di tradizione e innovazione, considerando percorsi di valorizzazione della tradizione culinaria salentina e la formazione a strumenti di ultima generazione come laser e stampanti 3D alimentari. Attraverso dei percorsi multigenerazionali ed una modalità innovativa di fare lezione, teorica in aula, pratica nell’Officina alimentare e sperimentale nelle cucine, fornirà ai visitatori un approccio multisensoriale di apertura e conoscenza al mondo della food innovation e a dar loro gli strumenti per potersi inserire in questo settore amatoriale e professionale.
Il progetto trova il suo spazio nell’unicità del palazzo Scipione Ammirato: un immobile dalle grandi potenzialità per la presenza di spazi aperti al quartiere e per la sua posizione strategica tra Santa Rosa e il Centro Antico della città, che vuole proporre nuove opportunità aggregative e di rigenerazione del quartiere, presentando una vera e propria “Corte del Cibo”, ovvero un luogo educativo con lo scopo di creare valore sul tema del cibo.
Per la centratura dei fabbisogni della comunità di riferimento e la successiva individuazione degli obiettivi ed azioni da realizzare in risposta di seguito esplicitati, si è partiti dall’analisi emersa dal percorso partecipato realizzato nell’ambito del progetto “Officine Mezzogiorno”, che ha visto un diretto coinvolgimento degli stakeholder del territorio e che conferma le seguenti aree di attenzione:
- Disoccupazione giovanile: La disoccupazione giovanile è pari al 43,7% a livello provinciale, ventiduesima provincia a livello nazionale. (Elaborazione Osservatorio statistico dei Consulenti del Lavoro 2019 su dati Istat). Inoltre, il fenomeno della fuga dei cervelli colpisce anche il territorio salentino come tutto il Mezzogiorno. Dall’inizio del nuovo secolo sono circa 200.000 i laureati che hanno lasciato il Sud. (Rapporto Svimez 2019)
- Sistema economico-sociale debole: la Puglia contribuisce per circa il 4% al PIL Nazionale. Nel 2020 sono registrate 8.391 imprese giovanili, di cui 182 in forma di cooperativa (Dati OpenData Lecce III Trimestre 2020). Focalizzando l’attenzione sulle attività del terzo settore, sono presenti circa 1.300 cooperative sociali e 1.200 altre organizzazioni tra cui imprese sociali.
- Povertà educativa: Sono circa 4.000 i bambini in età compresa tra i 5 e i 9 anni (33.343 a livello provinciale) in questa condizione connessa principalmente a condizioni di disagio economico (circa 325.000 minori sotto la soglia di povertà a livello regionale) e alla scarsa partecipazione ad attività culturali o educative.
L’OffiCucina, alla luce di questi dati, vuole sviluppare una rete in grado di valorizzare il territorio e che allo stesso tempo sia capace di rispondere adeguatamente alla domanda di mercato, in una logica di marketing territoriale, diffondendo le attività economiche e non solo. Tutto questo si rende possibile rafforzando le relazioni collaborative e la varietà del mix di competenze messe in campo dai “protagonisti del territorio locale” portando ad una rete di innovazione sociale.
A questa analisi, che ne ha evidenziato i punti di debolezza e criticità, è stata affiancata un’analisi degli scenari evolutivi a livello europeo che ha definito le traiettorie di sviluppo del progetto e confermato la forza delle azioni (attività) individuate che ruotano intorno a:
- la sostenibilità ambientale del sistema alimentare mondiale. È infatti sempre più chiaro come il sistema alimentare globale subisca forti compromessi al ribasso, considerando che dopo alcuni miglioramenti registrati nel corso degli ultimi anni, il numero di persone che soffrono di varie forme di malnutrizione (dalla malnutrizione cronica all’obesità) è tornato ad aumentare, superando gli 820 milioni di individui;
- lo spreco alimentare. Nel corso dei decenni il cibo si è progressivamente trasformato in una vera e propria merce, forse la più globalizzata di tutte, e ciò ha comportato l’emergere di una serie di contraddizioni e paradossi. Uno di quelli più drammatici continua ad essere rappresentato dallo spreco alimentare, ossia di quel cibo destinato al consumo umano e che nel corso della filiera alimentare (dal campo allo smaltimento) viene perso oppure sprecato. Per quanto risulti ancora complicato giungere ad una completa misurazione del fenomeno, da numerosi anni l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) sostiene che circa un terzo del cibo prodotto a livello mondiale si perde o si spreca all’interno della filiera alimentare. Si tratta di una quantità spaventosa – circa 1,3 miliardi di tonnellate - che se equamente redistribuita sarebbe in grado di soddisfare il fabbisogno di una popolazione quattro volte superiore a quella che oggi soffre di malnutrizione.
Le attività individuate in base ai bisogni riscontrati sono state suddivise nelle seguenti macro aree:
- Percorsi di educazione dell’economia circolare collegata al cibo per trasformare la catena alimentare, educando ad evitare sprechi e perdite di cibo, ma anche fare passi in avanti concreti verso la realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg). In altre parole, costruire un luogo che possa mettere al centro della città il tema dell’economia circolare del cibo per produrre una serie di vantaggi sia etici e sociali considerando gli impattanti interrogativi rispetto alla cultura dello scarto e alle sue ricadute umane e territoriali, ma anche con riferimento alle esternalità ambientali e imprenditoriali considerando i numeri crescenti della circular e waste economy.
- Percorsi innovativi sul food tech per comprendere in che direzione stiano andando gli interessi della collettività sulle tematiche chiave che ci pervadono – mobilità, telecomunicazioni, sanità – è interessante monitorare come si muovono le imprese quando fanno innovazione: dai campi alla tavola si sviluppano le idee di alcune società innovative nel settore del foodtech, per trasformare i processi di coltivazione, produzione, cottura. Corsi di formazione sull’utilizzo delle ultime strumentazione e innovazioni in campo alimentare e delle PowerApp annesse alla filiera di riferimento.
- Programmi di incubazione per startup: con il supporto di player nazionali e brand territoriali sarà possibile avviare un percorso di affiancamento e accelerazione di promettenti idee imprenditoriali nel campo alimentare secondo il principio del MORE & CORE: sia a livello food tech, rispetto quindi alla filiera di servizi annessi al mondo della cucina (more) che alle proposta di veri e propri prodotti culinari (core).
- Programma di accelerazione per piccole e medie imprese salentine: alla ricerca di percorsi di crescita, investimento e sviluppo nazionale e internazionale.
- Corsi di cucina professionale attraverso seminari di analisi sensoriale e corsi professionali sul settore ristorativo e relative professioni considerando anche le tecniche di degustazione e conoscenza del mondo del cibo,del vino e olio.
- Laboratori creativi culinari per bambini, ragazzi e adulti, che potranno toccare con mano (e non solo) percorsi mirati alla conoscenza sensoriale del cibo, interrogandosi su tutte le forme commestibili e mescolando combinazioni di sapori e colori; incontri e dimostrazioni sull’alimentazione e non solo, toccando altre tematiche importanti come lo sport, la lettura, la prevenzione, il rapporto con la natura in connessione con gli interventi previsti nel progetto Activity Park di Chiesetta Balsamo (Q1).
- Temporary restaurant un piano dedicato al nuovo concept di ristorazione: il trend della temporaneità di un ristorante, una pratica che si sta sempre più diffondendo, un modo per testare nuove idee, per promuovere un prodotto attraverso una transitorietà continua, che permetterà di assaporare cucine diverse rimanendo seduti nella stessa location e passando in rassegna cucine multi-etniche.
- Aree Outdoor che vedono al piano terra l’allestimento di un Community Garden, un giardino e orto condiviso per la comunità locale, animato da eventi culturali diversificati per adulti e bambini ed al primo piano uno Smart Garden, una serra interna estesa in verticale che includono sistemi innovativi di illuminazione e irrigazione automatici che permettono di far crescere piante di ogni tipo senza bisogno di cura, e in molti casi senza neanche bisogno di terra.
- OffiTruck: l’OffiCucina sarà progettata anche nella versione “mobile”, con l’avvio di una sperimentazione di un food truck che sarà antistante a Palazzo Scipione per un servizio di fast delivery e stagionalmente programmerà della tappe, sia in scuole che in altre città del Salento, per proporre modalità innovative con cui fare lezione, teorica e pratica, fornendo sia strumenti per un approccio di conoscenza che di mezzi per la degustazione delle eccellenze salentine.
Gli effetti attesi rispetto a questa attività saranno differenti in ragione delle azioni sviluppate e del target di soggetti coinvolti. Nello specifico è possibile identificare tre macro-aree di effetti che potranno essere valutati nel tempo:
- La crescita di consapevolezza e conoscenza sugli stili alimentari sani e sostenibili, che potrà essere valutata durante i percorsi di economia circolare e che riguarderà: l’acquisto, il consumo e l’alimentazione, il riutilizzo e la riduzione dello spreco e che verrà rilevata attraverso opportuni strumenti di monitoraggio che vedranno il coinvolgimento dei partecipanti al percorso.
- Lo sviluppo di nuove realtà e la conseguente inclusione lavorativa, attraverso i percorsi di accelerazione e l’utilizzo di tecnologie innovative per quelle già esistenti
- La creazione di una filiera virtuosa del food che connetta imprese, PA, operatori del settore in processi virtuosi di riduzione che prevedano il riutilizzo o il diverso smaltimento dei beni “di scarto”.
L’offiCucina sarà in grado, quindi, di coniugare tradizione e innovazione, nel rispetto dei vincoli ambientali e architettonici di Palazzo Scipione Ammirato, con l’idea di diffondere un nuovo modo di vivere la cultura del cibo a 360°, tramite programmi con cui stimolare la partecipazione di un pubblico vasto ed eterogeneo per età ed interessi, non limitandosi soltanto alla comunità di quartiere e della città, ma orientandosi anche verso un turismo nazionale e non solo, generando quindi benefici economici sociali e culturali.
Intervento parte FESR - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
DESCRIZIONE SINTETICA DELLE ATTIVITÁ
Il progetto prevede di sostenere interventi di recupero, adeguamento e rifunzionalizzazione del Palazzo Scipione Ammirato nel rispetto dei vincoli ambientali, paesaggistici e architettonici da destinare all’erogazione di servizi e attività sociali, legate al settore del turismo e con funzioni di animazione socio-culturale, la cui destinazione d’uso sociale è condivisa e anche costruita con la popolazione residente e gli attori del terzo settore operanti a livello territoriale oltre a corporate e startup.
La ristrutturazione dell’immobile prevede oltre la ristrutturazione indoor dell’immobile sui due piani, anche la conversione degli spazi outdoor in aree dedicate alla cultura del cibo e della socialità.
La corte esterna ubicata al piano terra, infatti è stata pensata come un’area dedicata al “Community Garden”, un punto di aggregazione di cittadini con interessi e obiettivi comuni: orti domestici aperti a tutti durante il giorno, curati dagli abitanti dei vari quartieri, dove persone di ogni nazionalità e cultura lavorano insieme per produrre frutta, verdura e altre specialità locali in un’ottica di innovazione e socialità dove i protagonisti sono i cittadini in prima persona. Un luogo di incontro dove spesso sono completi sconosciuti a collaborare insieme per condividere la medesima passione e sensibilità nella salvaguardia della natura in città. Un vero e proprio giardino partecipativo dove favorire lo scambio e l’integrazione, riqualificando il proprio quartiere.
Accanto all’orto domestico, verrà allestito un corner botanico dedicato alle erbe aromatiche, che sarà dedicato ai laboratori vivaistici organizzati nell’area indoor, per lo studio e la conoscenza delle proprietà delle piante e delle spezie aromatiche.
Mentre la sera l’area viene riconvertita per la presentazione di eventi culturali, per godersi serate tra aperitivi, musica dal vivo e spettacoli, come il cinema estivo all’aperto, alternando serate dedicate ai più piccoli con altre per gli adulti, creando così un'occasione di inclusione e socializzazione per il quartiere che trova nella corte esterna dell’OffiCucina, un saldo ed innovativo punto di riferimento.
Nel terrazzo esterno del primo piano si potrà accedere per ammirare la vetrina dello “Smart Garden” un giardino urbano indoor, esteso in verticale che permetterà di toccare con mano ortaggi e piante aromatiche a km0 che i resident chef e non solo, potranno utilizzare per la preparazione dei loro piatti; le piante saranno alimentate con delle lampadine LED, ecologiche e a emissione costante, che garantiscono lo spettro ideale per la crescita vegetativa, mentre una delle pareti sarà adibita a un sistema di irrigazione automatico. Un’agricoltura innovativa che crea un’opportunità unica per innalzare ancora di più il livello qualitativo dell’offerta e anche per informare e creare maggiore consapevolezza fra i clienti.
Tutto ciò contribuirà in modo significativo alla qualità della vita e alla sicurezza urbana del quartiere, trasmettendo una nuova e più ampia visione che va oltre il valore tradizionale dei luoghi di ricreazione e si concentra su come le istituzioni pubbliche potrebbero iniziare a pensare alle corti esterne come alleati preziosi per il raggiungimento di grandi obiettivi di politica urbana ed integrazione sociale.
Intervento parte FSE - Fondo Sociale Europeo
DESCRIZIONE SINTETICA DELLE ATTIVITÁ
Gli spazi dell’immobile saranno funzionali alle seguenti attività.
Piano Terra
Spazio “Show Cooking” dedicato all’organizzazione di corsi di cucina amatoriale dove professionisti esperti studiano e aggiornano con accuratezza i vari percorsi didattici per consentire a chiunque lo desideri di apprendere i trucchi del mestiere; percorsi sensoriali attraverso i quali sperimentare progetti enogastronomici interamente dedicati al mondo dei sensi: una prospettiva diversa da cui avvicinarsi al cibo mostrando una cucina totalmente “emozionale”; workshop ed incontri sul cibo e sulla salute, degli appuntamenti dove verrà affrontato non solo il tema dell’alimentazione ma del benessere in generale: progetti educativi per costruire una nuova sostenibilità alimentare e ambientale, prestando grande attenzione al ruolo delle giovani generazioni. Incontri dove adulti e bambini sono invitati a partecipare insieme alle attività, creando preziose occasioni di gioco comune in cui tutta la famiglia è chiamata a condividere le emozioni della giornata in un contesto dinamico ed innovativo; esposizioni e laboratori del food tech incentrati sulle nuove tecnologie introdotte nel mondo del cibo: consentono di affrontare il problema della sostenibilità, della riduzione degli sprechi, della tracciabilità dei prodotti alimentari e della loro sicurezza. Ma aiutano anche a innovare i pagamenti, la consegna delle merci e i prodotti.
Un settore usato con particolare riferimento al mondo delle startup, passando dall’Agritech, focalizzato sull’obiettivo di migliorare la produzione e la qualità agricola attraverso l’uso di droni, sensori e software di gestione al Foodscience dove vengono sviluppati nuovi prodotti alimentari, attraverso strumenti di ultima generazione come le stampanti 3D, rispondendo all’esigenza di maggiore trasparenza, salute e attenzione all’ambiente. Hanno un ruolo altresì importante le startup nel settore e-commerce del Delivery&Retail, dove l’obiettivo primario va dal miglioramento dell’esperienza dell’acquirente nei negozi fino ad arrivare alla consegna a domicilio; e per concludere il settore del Foodservice che racchiude tutte quelle startup che vogliono connettere ristoranti e clienti con chef locali, in modo tale da arrivare alla creazione di nuove esperienze attraverso piattaforme online appositamente dedicate.
Primo Piano
Spazio “Temporary Restaurant” un’area interna ed esterna, pensata appositamente per accogliere a rotazione vari esercizi commerciali nel mondo della ristorazione. Il ristorante diventa così un luogo dove scoprire una storia sempre diversa, legata alle origini e alle tradizioni della cucina ospitata, per vivere un’esperienza culinaria unica. Alla base di questa nuova filosofia imprenditoriale c’è la scoperta che gli ospiti apprezzano la possibilità di provare piatti creati da mani nuove, approfittando di un evento unico e limitato nel tempo, in una location storica che crea così il perfetto connubio tra tradizione ed innovazione. Un luogo dove le culture culinarie d’Italia e del mondo si incontrano per offrire alle persone esperienze gastronomiche diverse. Periodicamente verrà ospitata una cucina diversa, che porterà il proprio chef, i propri fornitori e il proprio menù.